Low Frequency Club – live (Foolica Records)

BLOW UP
Superfluo aggiungere che la dimensione live uniscesia il concerto che la festa, particolare che fa dei Low Frequency Club una soluzione suggerita ad ascoltatori e promoter! (7/8)


ROCKERILLA
quando scoccano i vocoder magici di “She’s Great” piu’ ipnotiche destrutturazioni italo disco (“Honfleur”) gli occhi si chiudono da soli, le membra si abbandonano e tutto il resto non conta piu’ niente. (7)
BEAT MAGAZINE
“West Coast” è come un party sulla spiaggia che pompa adrenalina a tutta potenza; un album che fa venire voglia di vento e libertà. Per dancegoers incalliti http://www.beatmagazine.it/beat_receinterna.php?id=2950
ROCKIT
Il trio confeziona dieci brani di power punk-funk caramellato: è come accoppiare violentemente il fascino del movimento new romantic con la rivoluzione disco di Daft Punk&co. In questo universo fluorescente trovano posto addirittura il funky groove degli Incubus, ma soprattutto sonorità vicine a casa Dfa, a gente come Chromeo, Friendly fires, Lcd Soundsystem, !!!, Metronomy, Holy ghost…Che altro dire? I Low Frequency Club sono proprio fighi. http://www.rockit.it/album/14061/low-frequency-club-west-coast
MTV.it
‘West Coast’ è un viaggio verso ovest, verso gli Stati Uniti e la California, verso una El Dorado che si raggiunge solo liberandosi dalle convenzioni. Il rock è party ma il party è electro! http://www.mtv.it/musica/emergenti/archivio/artista.asp?p_idnewcomer=344
NERDS ATTACK
I Low Frequency Club frullano in dieci tracce le compulsioni moderne dell’ormai imprescindibile casata DFA, rivampe di recentemente riabilitate sonorità Italo Disco, paesaggi robotici in pieno stile anni ‘90, lasciando aperte le porte del synth pop anni ‘80 e le ben più colte avanguardie newyorkesi di fine ‘70. Disco assolutamente senza sbavature o punti d’ombra. Di cui andare fieri.
http://www.nerdsattack.net/?p=21033
SENTIRE ASCOLTARE
i tre Low Frequency Club tornano con questo West Coast per ragguagliarci sulla loro frizzante ossessione. Traccia via traccia, cogli entusiasmo, impudenza, energia, la cura ludica dei dettagli, la saldezza affilata degli intenti. Una scrittura capace di sfornare potenziali craque come Disturbed Dancer o la feroce We Are Wolves. http://www.sentireascoltare.com/recensione/7843/low-frequency-club-west-coast.html
FUORI DAL MUCCHIO
ognuno dei pezzi che stanno dentro l’album è una papabile hit da DJ set, di quei DJ set con le strobo al limite dell’epilessia, il fumo denso, l’atmosfera cupa, carne mezza nuda, ettolitri d’alcol e chissà cos’altro. I tre Low Frequency Club sono fedeli alla linea: pettinatissimi, fashion addicted
http://www.ilmucchio.it/fdm_content.php?sez=scelte&id_riv=81&id=1596
VITAMINIC
I tre bresciani, insomma, se ne escono con una sparata niente male, che sigilla con l’abbondanza quanto di bello s’era sentito con l’ep di qualche mese fa. Certo, ascoltare il disco in poltrona è come girare con una formula uno in pieno centro città e lamentarsi che non corre; l’habitat naturale di questo disco è il club, i dj-set da ballare come dannati fino allo sfinimento.
http://www.vitaminic.it/2010/11/low-frequency-club-west-coast-foolica-records/
MONDAY POPS
West coast, un viaggio dal CBGB di New York, verso le sonorità calde e danzereccie della più scanzonata California, quella degli occhiali colorati e le magliette attillate dai colori flou. Poco male se la maglietta in questione è quella dei Sonic Youth.! Popolo del rock, finalmente potrete scatenarvi in discoteca, potrete finalmente convincere i vostri amici truzzi ad ascoltare della musica suonata! http://www.mondaypops.com/2010/11/low-frequency-club-west-coast.html
KALPORZ
Ci lamentiamo sempre, noi amanti del rock, ogni qualvolta mettiamo piede nelle discoteche cosiddette fighette, della musica oscena che ci viene propinata. Esistono varianti che miscelano la dance, i groove infetti di funk con beat ad alto voltaggio erotico, ma ad alcuni dj queste sonorità non entrano proprio in testa, o forse semplicemente non sono a conoscenza della sottile linea che separa la porcheria dalla contaminazione. Per porre fine a questo scempio, l’etichetta Foolica Records, lancia sul mercato e nelle piste da ballo, il secondo lavoro degli italiani Low Frequency Club. http://www.kalporz.com/wp/2010/11/low-frequency-club-west-coast-foolica-records-2010/
INDIE RIVIERA
West Coast è l’ennesimo buon disco pubblicato dalla label indipendente lombarda. Per i maniaci delle playlist, quelli che riconoscono i parenti solo perchè hanno l’apposito tag, la band bresciana si colloca nel listone “clubbing anni ottanta“, groove, electo-funk alla declinazione DFA e tanta elettronica danzereccia. Anche se, come recita il comunicato stampa i LFC non “abbandonano le proprie ascendenze analogiche, ma intraprendono un percorso che parte dai club di New York agli inizi degli anni 80 (Lisbon, She’s Great) passa attraverso le migliori produzioni italo-disco (Honfleur) e i party acidi anni 90 (Disturbed Dancer, We Are Wolves) ed arriva ai club europei di oggi con linee di basso profonde a batteria in 4/4 dalla sempre ricercata costruzione ritmica e synth ipnotici.” Per chi vuol perdersi in un sound da giungla urbana
http://www.indieriviera.it/indie-italia/low-frequency-club-west-coast/
INDIE-ZONE
La partenza con “Clubbing And Girls” mi rimanda alla mente i Soulwax di qualche annetto fa..
http://www.indie-zone.it/r.asp?id=3033
BRESCIATTIVA (album del mese)
Le canzoni sono vivaci senza sembrare allegre, i testi in inglese parlano della notte, forse troppo pensano anche loro (too much songs about clubbing and girls), citano la California e gli States. Gli anni ’80 del resto vanno un casino e mancano pure a me che in quel periodo ero impegnato a nascere. Mi dispiace che manchi qualsiasi riferimento locale, se non l’avessi letto i LFC mi sarebbero sembrati dei nuovi Rapture o altri piccoli grandi eroi moderni del funk. http://bresciattiva.it/musica/album-del-mese/326-verso-ovest-con-i-low-frequency-club-.html
ONDALTERNATIVA
Quando la musica ti sembra stereotipata. Quando i cantanti ti sembrano delle fotocopie. Quando i concerti ti sembrano sempre più mosci. Cosa aspetti.. passa a Low Frequency Club. Attenzione, quello che avete appena letto non è un messaggio pubblicitario, ma un consiglio da amica. http://www.ondalternativa.it/modules.php?name=Reviews&rop=showcontent&id=4379
LA VOCE DI MANTOVA
Le 10 tracce del disco sono baciate da una generosa eterogeneità, e il tocco personale dei bresciani si avverte nella capacità di far convivere naturalmente i generi. Disco che conferma l’ottimo momento della nostra musica sintetica, la quale, senza timore reverenziale, è ormai parte dell’olimpo elettronico europeo.
BREAKFAST JUMPERS
West Coast esce proprio oggi per la Foolica Records. Elettro delirante e molto danzereccio. I Low Frequency Club snoccialano un disco davvero figo. Ascoltandolo non potrete resistere e ancheggerete in una maniera molto anni ottanta, garantito! http://breakfastjumpers.blogspot.com/search/label/Low%20Frequency%20Club